Il termine Cristo Pantocratore deriva da una parola greca che vuol che può tutto, onnipotente, sovrano, ed era in origine applicato a Dio. Venne poi a significare Cristo sovrano che tiene insieme il mondo e che da alla vita il suo significato fondamentale. Cristo Pantocratore viene di solito rappresentato con il Vangelo nella mano sinistra e con la mano destra sollevata in un atto di benedizione. L’immagine è più diffusa nella chiesa orientale. La raffigurazione a busto del Cristo benedicente, con il Vangelo chiuso (o aperto in alcune icone) nella mano sinistra è una delle tipologie più antiche e diffuse nell'arte bizantina e russa. L'effige del Cristo Pantocratore presenta i lineamenti storici di Cristo adulto, testimoniando la Sua Incarnazione e il Suo sacrificio redentore. Al tempo stesso l'icona celebra Cristo come Sovrano e Giudice Celeste. Il rotolo che tiene in mano (o in altre icone il libro) simboleggia la nuova Legge donata agli uomini e ricorda il Libro della vita (Apocalisse 4). Il volto del Salvatore è insieme maestoso e dolce: è la traduzione pittorica degli insegnamenti sulla Luce divina che pervade il creato.