| Comitato San Grato |
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Il Comitato San Grato
Il Comitato San Grato nasce nel 1993 per volere di alcuni privati cittadini di Favria, con l'intento di portare avanti il progetto di recupero di un importante patrimonio storico-artistico della comunità; la Chiesa di San Pietro in Vincoli fuori le mura (ora San Grato), situata a ridosso del Cimitero Comunale.
L'opera del Comitato San Grato, sempre svolta in stretta collaborazione con il Comune di Favria, la Regione Piemonte, la Soprintendenza ai Beni Architettonici, ha permesso di salvaguardare l'edificio e metterne in risalto le opere d'arte ivi contenute.
Che in una piccola Cappella rionale si conservi tanta storia e che i suoi tesori d'arte vengano valorizzati ed apprezzati da tutti i Cittadini non può che renderci felici.
Degli affreschi (sec. XI-XV-XVII) e della storia troverete immagini scritti nelle pagine che seguono che non hanno affatto la pretesa di essere complete e razionali; appaiono, anzi, solo debolmente connesse da un filo che è il luogo urbano che ci aggrega ed unisce tutt'oggi: Favria.
Perché la storia della piccola Chiesa "ex muris" è quella del nostro Paese, di generazioni di famiglie e persone che qui hanno vissuto nei primi mille anni di vita dell'edificio.
Ringraziamo quindi quanti che in qualche modo hanno contribuito a sostenerci in questi anni di attività nei quali si sono gettate le fondamenta per una ricerca che siamo certi ci riserverà ancora molte scoperte.
L'opera del Comitato San Grato, sempre svolta in stretta collaborazione con il Comune di Favria, la Regione Piemonte, la Soprintendenza ai Beni Architettonici, ha permesso di salvaguardare l'edificio e metterne in risalto le opere d'arte ivi contenute.
Che in una piccola Cappella rionale si conservi tanta storia e che i suoi tesori d'arte vengano valorizzati ed apprezzati da tutti i Cittadini non può che renderci felici.
Degli affreschi (sec. XI-XV-XVII) e della storia troverete immagini scritti nelle pagine che seguono che non hanno affatto la pretesa di essere complete e razionali; appaiono, anzi, solo debolmente connesse da un filo che è il luogo urbano che ci aggrega ed unisce tutt'oggi: Favria.
Perché la storia della piccola Chiesa "ex muris" è quella del nostro Paese, di generazioni di famiglie e persone che qui hanno vissuto nei primi mille anni di vita dell'edificio.
Ringraziamo quindi quanti che in qualche modo hanno contribuito a sostenerci in questi anni di attività nei quali si sono gettate le fondamenta per una ricerca che siamo certi ci riserverà ancora molte scoperte.
